Buongiorno a tutti!
Oggi vogliamo parlarvi del progetto Rete Natura 2000 e della sua importanza per la tutela dell’ambiente.
Rete Natura 2000 è una vera e propria rete di biodiversità che nasce da due leggi europee, la Direttiva HABITAT e la Direttiva UCCELLI.
Queste leggi hanno l’obiettivo di proteggere l’enorme varietà di sistemi naturali dell’Europa e i loro abitanti, piante ed animali, dal degrado ambientale.
http://www.minambiente.it/pagina/rete-natura-2000
L’Europa è un continente ampio, caratterizzato da moltissime tipologie di ambienti naturali unici sparsi in tutto il territorio, che rischiano di scomparire a causa di diversi motivi legati all’inquinamento ed al degrado ambientale.
Questi ambienti sono stati riuniti in una lista, sotto il nome di Habitat di Interesse Comunitario, mentre le specie animali e vegetali che li abitano sono state definite come Specie di Interesse Comunitario.
In questi luoghi la biodiversità, cioè l’insieme di piante ed animali, è tutelata e le attività umane (soprattutto agricole) possono continuare in equilibrio con la natura.
E’ interessante notare infatti, che alcuni di questi ambienti, sono luoghi dove l’uomo ha creato un reale equilibrio con il territorio. Per averne un’idea, basti pensare agli effetti degradanti che l’abbandono di alcune tecniche rurali tradizionali, quali la transumanza, ha avuto su alcune zone particolari.
I vari habitat designati non sono sempre vicini tra di loro. Per questo, hanno bisogno di essere messi in contatto tramite piccole “stazioni” e “corridoi” ecologici. Cioè?
Immaginiamo un riccio appena uscito dal letargo. Se la sua tana si trova vicino ad una strada oppure ad una zona artigianale, è difficile che riesca ad arrivare in un’area vicina, dove eventualmente può trovare un compagno oppure del cibo in abbondanza. Ha bisogno di un corridoio attraverso cui poter camminare senza rischi.
Nella nostra regione questi passaggi sono spesso rappresentati dalle sponde dei canali e dei torrenti ma, a volte, è necessario aiutare questi piccoli animaletti con strutture ad hoc, quali dei sottopassaggi.
Naturalmente non solo i ricci usano questi corridoi ma sono tantissimi gli animali che ne traggono profitto.
Il discorso è diverso per gli animali che volano, come per esempio gli uccelli migratori. Questi necessitano di vere e proprie stazioni di rifornimento, spesso rappresentate da piccoli boschetti o zone umide, dove possono rifocillarsi e riposare prima di riprendere il viaggio. In un momento storico in cui la popolazione di molti uccelli è in veloce declino, si comprende l’importanza di queste “aree di sosta ecologiche”.
La Regione Emilia-Romagna, grazie alla sua collocazione geografica tra Appennino e mare, offre una moltitudine di ambienti naturali di grande interesse ecologico.
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/rete-natura-2000/siti
Nello specifico, nel Reggiano le zone di interesse sono 23, per la maggior parte facilmente visitabili anche da famiglie con bambini piccoli, che vogliono approfittare delle belle giornate per una breve scampagnata. La scelta è sicuramente ampia.
Se volete un consiglio, vi proponiamo una passeggiata alle Casse di Espansione del fiume Secchia, ad ammirare una delle più grandi garzaie (comunità di aironi) della nostra Regione, oppure all’Oasi di Marmirolo, dove gli occhi più attenti riusciranno a captare l’azzurro frusciare del martin pescatore in volo.
A chi invece ha voglia di camminare, un’idea può essere quella del Monte Ventasso, ricco di laghetti e torbiere oppure, sempre affascinante e maestosa, la regina dell’Appennino, la Pietra di Bismantova.
Cosa aspettate a partire nell’esplorazione?