Il Monte Campotrera è un colle alto 450 metri, situato sopra il borgo di Cerezzola, lungo il fiume Enza sul versante reggiano.
Si tratta di un affioramento di rocce basaltiche, nate cioè dall’eruzione di un vulcano sottomarino antico, ricoperto successivamente da strati di arenaria.
Le rocce laviche, molto resistenti, sono sopravvissute alle arenarie friabili, scoprendo la roccia ofiolitica sottostante.
Il colore rossastro degli ofioliti di Campotrera e Rossena (da cui il nome) è dato dall’ossidazione del ferro contenuto negli ofioliti.
Tali caratteristiche geologiche, rendono questo sito molto importante dal punto di vista ambientale, ricco di paesaggi e micro-habitat particolari, che ospitano una flora ed una fauna del tutto eccezionali per l’Appennino Reggiano.
Per questo motivo, la Rupe di Campotrera e la zona circostante sono Siti di importanza comunitaria, nonché Riserva Naturale Orientata.
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/rete-natura-2000/siti/it4030014
Che la vostra passione sia la natura, la geologia, oppure abbiate solo voglia di sgranchirvi le gambe, la Rupe di Campotrera è un posto che vale proprio la pena di visitare!
Se venite in macchina parcheggiate a Cerezzola, lungo il fiume Enza poco dopo Ciano d’Enza e attraversate il borgo a piedi in direzione della Rupe (non potete sbagliarvi, si vede benissimo).
Ammirate le case a torre tipiche del paese, mentre raggiungete la carrareccia (sentiero 662C) che attraversa prati e allevamenti locali.
Dopo qualche centinaio di metri il sentiero svolta a sinistra e attraversa il Rio Cerezzola. Poco dopo si divide: vi consigliamo di girare a sinistra e di seguire il percorso che porta alla zona calanchiva, priva di alberi ma caratterizzata da una prateria di tipo mediterraneo.
Lungo il cammino in stagione primaverile, incontrerete diverse specie di orchidee ma attenzione: le orchidee sono specie protette con il divieto assoluto di raccolta.
Vi consigliamo di fare attenzione durante la salita perché alcune rocce possono risultare scivolose.
Proseguite lungo il sentiero finché non entrate nel boschetto e, svoltando a destra, salite fino ad arrivare ad una vecchia cava, dove si possono osservare le rocce basaltiche da vicino.
A questo punto si può riprendere il sentiero 662 per salire ulteriormente attraverso il tranquillo bosco. Dopo poco gli alberi si diradano permettendo di ammirare la Guardiola (Torre di Rossenella) di fronte al Castello di Rossena.
Il Castello di Rossena è visitabile su appuntamento nei giorni festivi e sorge sopra il Borgo di Rossena, costruito con case di pietra incastonate nell’ofiolite.
Per raggiungerlo è sufficiente lasciare il sentiero 662 e attraversare la strada. Sotto il castello trova rifugio una rumorosa colonia di rondoni.
Dopo una sosta per riprendervi dalla fatica, potete cominciare la strada della discesa. Riprendete il sentiero 662 sotto l’agriturismo “Il Melograno” e seguitelo fin quando non vi trovate sotto la Rupe, dove gli occhi più esperti potranno notare il raro fico d’india nano (Opuntia compressa). Il sentiero serpeggia in mezzo agli alberi e vi riporterà sulla strada per tornare a Cerezzola.
Il percorso dura un’ora e mezza circa senza soste con un passo sostenuto. Si può fare tranquillamente insieme a bimbi di età scolare.
Si tratta di un percorso ricco di panorami ed emozioni ed un sito speciale tutto da rispettare.
Pronti a partire? Scaricate la cartina al link seguente e buona passeggiata!