Biodiversità.
Una delle parole che a volte ci mette in difficoltà è “Biodiversità”.
Non perché abbia qualche significato imbarazzante. Piuttosto perché noi addetti ai lavori siamo talmente abituati alla biodiversità stessa, da non renderci conto che può risultare un concetto oltremodo astratto.
Durante un’escursione in natura capita spesso di sentire la nostra voce recitare: “quel sito, ricco di biodiversità” e di chiederci quale significato rimandi questa parola ai partecipanti.
Talvolta infatti, si ha la sensazione che le persone comincino a perdere interesse proprio in quel momento e allora ci si affretta a spiegare questo enorme concetto con parole semplici.
Proprio in questo istante però, mentre gli ascoltatori sembrano distrarsi, capita di guardare il cielo o gli alberi attorno e realizzare subito quanto la biodiversità sia in realtà un fatto concreto.
Perché sta proprio lì, attorno a noi come l’aria: reale ed impalpabile.
Scientificamente parlando il termine biodiversità ha una sua definizione ben descritta dall’articolo 2 della Convenzione sulla diversità biologica (CBD, Convention on biological diversity).
Si tratta della: “variabilità degli organismi viventi di ogni origine, compresi gli ecosistemi terrestri, marini ed altri ecosistemi acquatici e i complessi ecologici di cui fanno parte; ciò include la diversità nell’ambito delle specie e tra le specie e la diversità degli ecosistemi.”
Dobbiamo ammettere che non sono parole semplici. E’ una definizione utile ai tecnici ma non aiuta a spiegare la biodiversità e nemmeno a capirne l’importanza.
Perché la biodiversità infatti, è talmente importante da meritarsi una Convenzione Internazionale propria e la tutela da parte dell’ONU.
Un altro argomento delicato riguarda le specie, piante o animali, in via di estinzione.
Capita spesso infatti che le persone chiedano: “a cosa serve quella pianta? Si mangia? Ha dei principi attivi?” e che di fronte a queste domande diventi difficile rispondere che no, quella pianta in via d’estinzione, che cresce solo in quel piccolo angolo della terra non è importante per l’uomo. Non è commestibile, non è utile alla medicina, i suoi fiori sono piccoli e insignificanti e passa proprio inosservata.
Ma anche se è esigua, fa parte della biodiversità.
Respira, produce ossigeno, attira insetti che le servono per l’impollinazione. Ha delle minuscole radici che assorbono minerali dal terreno e che bevono la stessa acqua che beviamo noi. Se guardiamo attentamente tra le sue piccole foglioline, vedremo degli insetti che vivono nascosti proprio lì in mezzo. Sono ancora più piccoli ed insignificanti, tanto che serve una bella lente per riuscirli ad osservare.
E per loro, lei è davvero importante. Enormemente.
Se applichiamo questa logica a tutte le forme viventi, ecco che nella nostra immaginazione cominciano a delinearsi i fili trasparenti che legano tutte le forme di vita tra di loro.
Ecco il coleottero che mangia l’insettino, il merlo che mangia il coleottero, lo sparviere che caccia il merlo…
E ritorniamo all’inizio.
Siamo di nuovo lì, con il gruppo di escursionisti, cercando di spiegare la biodiversità prima che si crei l’imbarazzo dell’indifferenza e della noia.
Uno sguardo al cielo, le sagome degli uccelli, i ronzii degli insetti, la connessione tra loro.
La biodiversità è l’essenza stessa della vita.
E’ la rete di vita alla quale apparteniamo, come piccoli nodi su una maglia complessa, insieme ad altri milioni di organismi descritti dalla scienza.
Alcuni piccoli, certo, pochi strettamente legati all’uomo ma tutti importanti.
Dal primo bagliore di vita di miliardi di anni fa, abbiamo attraversato i secoli su questo pianeta insieme. Abbiamo affrontato periodi freddi oppure terribilmente caldi, abbiamo cambiato forme, alcuni ci hanno abbandonato lungo la strada.
La biodiversità sul nostro pianeta oggi, in questo momento, è la nostra storia evolutiva. E’ l’ossigeno che respiriamo.
Senza la biodiversità vivremo su pianeta morto. Senza ossigeno, senza vita. Senza frutta d’estate, senza l’ombra di un albero. Privo di ronzii e di canti.
La biodiversità è importante,
buona biodiversità a tutti!
Per approfondimenti:
https://www.cbd.int/2011-2020/
https://www.cbd.int/convention/
http://www.biodiversita2010.ch/it/capire/definizione/interrelazioni/